Il Castello di Brolo: tra storia, mare e leggenda della costa saracena
Affacciato sul Tirreno e incastonato in uno dei borghi più suggestivi dei Nebrodi, il Castello di Brolo è il cuore pulsante di quella che sembra una piccola kasba tunisina. Le sue torri, i vicoli in pietra e il profumo di salsedine creano un’atmosfera sospesa tra storia, mito e poesia siciliana.
Le origini: la “Rocca Marina” dei Normanni



Come testimonia un privilegio di Ruggero I datato 1094, il primo nucleo del borgo e della torre era conosciuto in epoca normanna con il nome arabo di Voab, ovvero Rocca marina. La posizione dominante sul mare ne faceva un baluardo difensivo contro le incursioni dei Mori e un punto strategico di controllo delle attività portuali.
Brolo, grazie al suo porto, fu per secoli un centro vitale per l’economia dell’entroterra nebroideo e per i traffici con le Isole Eolie. Solo nel 1682, a causa dell’insabbiamento e delle piene dei torrenti, il porto venne distrutto, trasformando lentamente la fisionomia del territorio: la fortezza che un tempo si ergeva a picco sul mare, oggi appare più distante dalla riva, separata da una pianura alluvionale formatasi nel corso dei secoli.
Il maniero dei Lancia




Secondo Martino de Spucches, la costruzione del castello attuale risale ai primi del Quattrocento, ad opera di Pietro o Corrado Lancia, la nobile famiglia piemontese giunta in Sicilia durante il periodo svevo.
L’accesso alla cittadella era consentito da due porte: la “fausa”, situata alle spalle del castello, e il portale principale, con un arco in arenaria sormontato da un altorilievo marmoreo che mostra gli stemmi dei Luna, dei Lancia, della baronia di Piraino e degli Alagona.
Sulla porta principale campeggia ancora la celebre iscrizione latina:
“Imperium Rexit Blanca Hoc e Stipite Natus Manfredus Siculus Regia Sceptra Tulit”,
che ricorda la principessa Bianca Lancia, madre di Manfredi, re di Sicilia.
L’interno conserva resti della cortina muraria, inglobata in edifici posteriori, due portali e una corte-giardino con un elegante pozzo esagonale.
La torre e la vista sulla costa saracena


La torre principale del castello poggia su una poderosa base a scarpa e si distingue per un piccolo torrino cilindrico addossato alla parete nord, al cui interno una scala a chiocciola collega i vari livelli.
La torre si eleva su quattro piani:
- il pian terreno e il primo piano con volta a botte,
- il secondo piano con una sala di rappresentanza sormontata da una volta a crociera, decorata dallo stemma dei Lancia,
- infine, la terrazza merlata che offre una vista impareggiabile sulla costa saracena, fino a Capo Calavà e alla Torre delle Ciavole.
Dal celebre balcone panoramico, posto sul lato orientale, si narra che una principessa contemplasse il mare in attesa del suo amato.
La leggenda di Maria la Bella

Il castello è avvolto dalla leggenda di Maria la Bella, forse Maria Lancia, figlia di Francesco I e di Francesca Settimo. La tradizione racconta che la principessa si affacciasse dal balcone del castello per attendere il suo innamorato, un giovane marinaio che giungeva dal mare per raggiungerla aggrappandosi alle sue trecce dorate.
Un giorno, però, il fratello di Maria, colto dalla gelosia, tese un agguato al giovane e lo uccise sullo scoglio antistante il castello, da allora chiamato “Lo Scoglio del Pianto” (ploratu).
La principessa, disperata, morì consumata dal dolore, ma la leggenda narra che il suo spirito non abbia mai abbandonato Brolo: nelle notti di tempesta la si sente invocare i pescatori con un monito – “Isati li riti! Viniti! Turnati!” – mentre nei giorni di bonaccia augura loro buona pesca con il dolce sussurro: “Juta e vinuta! Bona piscata!”.
Un gioiello vivo della Sicilia

Oggi il Castello di Brolo ospita un museo e diversi eventi culturali, mantenendo intatto il fascino di un tempo. Le onde che si infrangono sugli scogli, il vento che risuona tra le mura e il panorama mozzafiato rendono questo luogo una tappa imperdibile per chi vuole scoprire l’autenticità della Sicilia medievale.
📸 Testo e foto a cura di Antonino Capizzi – WDS Photo & Video
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